A vent’anni dalla scomparsa, ricordiamo Vilfrido Masetti (Firenze 29.05.1912 – Livorno 31.12.1995), attivo nel movimento anarchico nel dopoguerra. Durante l’ultimo conflitto mondiale, presta servizio militare in Albania e, poi, a Livorno presso l’Accademia navale e sul veliero scuola “C. Colombo” dove si trova imbarcato l’8 settembre 1943. Da Venezia, la nave scuola si sottrae alla cattura da parte dei nazisti riparando a Brindisi dove Masetti continua a svolgere servizio nella Marina del Sud sino al febbraio 1945. Tornato a Livorno – nel quartiere popolare di S. Jacopo, dove ha sempre abitato con la famiglia – entra in contatto con la Federazione anarchica, mentre continua a lavorare come civile presso l’Accademia navale. La prima attività politica nota, svolta dopo la Liberazione, è quella di autista per il servizio di trasporto autogestito e gratuito dalla Federazione anarchica livornese: un “gippone” residuato bellico USA che permette alla cittadinanza – in assenza di mezzi pubblici – di raggiungere il sanatorio di Villa Corridi situato in collina. Le partenze quotidiane avvengono dalla sede in via E. Rossi 80; alla guida del veicolo, oltre a Masetti, si alternano Sirio Del Nista e tale Capperi. Nel 1946-’47, nel quartiere di S. Jacopo, Masetti è tra i fondatori del gruppo anarchico “G. Lucetti” di cui conserverà sino alla morte la bandiera rosso-nera; inoltre assume importanti responsabilità a livello nazionale, nell’ambito del Comitato pro-vittime politiche, partecipando a numerose riunioni soprattutto in Liguria e curando la contabilità dei fondi. Attorno al 1960 lascia la militanza politica, per ragioni di salute e personali, senza rinnegare le proprie convinzioni libertarie e mantenendo legami di amicizia con gli anarchici Antonelli (Virgilio. Egisto, Adolfo….) e Marina Giandolfi. Negli ultimi anni, nel suo quartiere, partecipa, come stimato amministratore, alle attività del Circolo Arci “A. Di Sorco”.
A cura dei parenti e dei compagni del quartiere S. Jacopo